Equinozio d'Autunno - La Speranza oltre la Morte
” L’Uomo nasce come il fiore dei campi, ma il vento lo sfiora ed esso scompare, né più si conosce il luogo dov’era” (Salmi, 103, 15-16)
Essa si celebra in tutto l’emisfero boreale al momento in cui il Sole precipita la sua discesa e di conseguenza le giornate si accorciano notevolmente.
I due punti Equinoziali segnano, lungo l’arco della corsa solare annua, i due momenti in cui il giorno, cioè la luce, ha egual durata rispetto alla notte, cioè al buio.
Mentre l’Equinozio di primavera che occorre intorno al 21 Marzo, segna il momento di equilibro lungo la corsa d’ascesa del Sole, cioè quando le giornate progressivamente si allungano fino alla massima estensione della luce che avviene durante il Solstizio estivo intorno al 21 Giugno, l’Equinozio d'Autunno segna il punto in cui giorno e notte si equivalgono nel semiarco che va dal Solstizio estivo a quello invernale e che segna la progressiva diminuzione della luce.
Passato questo punto d’equilibrio infatti il Sole, come già accennato, precipiterà la sua corsa e le giornate cominceranno progressivamente ad accorciarsi fino alla massima estensione del buio che avviene nel giorno del Solstizio invernale intorno al 21 dicembre passato il quale, il Sole ricomincerà un nuovo emiciclo ascensionale fino al suo trionfo che avverrà durante il successivo Solstizio estivo.
La diminuzione della luce durante l’arco dell’anno e il progressivo indebolirsi delle forme esterne della Natura ha creato da sempre nell’uomo una grande ansia rivolta a ciò che sarebbe potuto accadere se il Sole non fosse tornato e la Natura non fosse rinvigorita e rinata dopo la pausa invernale.
I Luoghi Energetici del Sacro - L'ammutolimento degli oracoli

Con lo sviluppo sempre più articolato delle comunicazioni si è assistito nel tempo ad un eguale ammutolimento della realtà fenomenica.
L'uomo non percepisce più l'unità tra il visibile e l'invisibile, il fenomenico e l'essenziale.
Nel libro di racconti onirici "La Foresta in Fiore" lo scrittore giapponese Yukio Mishima spiega poeticamente questa situazione centrando alcuni punti fondamentali della questione: la perdita della dolcezza e dell'ingenuità che apre il cuore dell'uomo all'unico autentico sapere.
La Salvezza, la Tempesta e l'Oblio. Simboli e Miti dell'archetipo di Nettuno
L'osservazione delle effemeridi di quest'anno mi porta in questo momento a riflettere sui significati e sulla storia dei simboli associati al pianeta Nettuno in Astrologia.Martedì 5 Aprile 2011 sarà infatti una data storica per tutti gli astrofili: il pianeta gigante di "ghiaccio blu" tornerà nel segno zodiacale dei Pesci, posizione in cui si trovava al momento della sua scoperta avvenuta il 23 settembre del 1846.
Non solo: la tradizione astrologica assegna infatti a Nettuno una particolare sintonia con le qualità espresse da questo segno. In questa posizione Nettuno potrebbe dunque esprimersi, nell'interpretazione astrologica, in maniera non soltanto ad esso più consona ma anche con maggiore libertà , incisività e potenza.
Quali sono, come e da che cosa nascono le qualità attribuite dall'astrologia al bellissimo gigante blu?
Cominciamo dalla storia di un culto.
Poseidon è una divinità antichissima, il cui culto, esteso su tutta la Grecia già dall'età del bronzo, toccherà la penisola italica prima sotto il nome di Nethuns presso gli etruschi poi di Nettuno presso i romani.
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